PANDEMIA E RIPARAZIONE
Il burn out ai tempi della pandemia e la frammentazione del se’
Fino a poco tempo fa molti di noi stavano finalizzando i nostri piani di viaggio per le vacanze estive. Poi improvvisamente i canali di notizie hanno iniziato a bombardarci con le notizie di
Coronavirus. L’Organizzazione mondiale della sanità ha successivamente etichettato COVID-19 noto come pandemia. Le risposte emotive includevano stati di ansia e persino attacchi di panico. Con l’aggiunta di informazioni sul fatto che le persone con più di 60 anni e quelle con altre condizioni di salute di base, tra cui ipertensione e diabete mellito, erano più vulnerabili,ed era da anche contribuito a provare l’ansia aggiunta. Per far fronte a questi tempi estremamente angoscianti, l’Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato diverse infografiche su come da proteggere anche la propria salute mentale.
La diffusione del nuovo coronavirus Covid-19 ha causato molte persone a soffrire di ansia e l’Organizzazione mondiale della sanità pubblico’ consigli su come proteggere la propria salute mentale.
Mantenere la calma: può essere difficile quando si è circondati da così tante notizie preoccupanti e così tante riguardanti gli aggiornamenti dei social media.
L’OMS consigliava alle persone alle prese con la loro salute mentale di consultare le autorità sanitarie ufficiali e le piattaforme per distinguere i “fatti dalle voci” .
Evita di guardare, leggere o ascoltare notizie che ti fanno sentire ansiosi o in difficoltà ; cerca informazioni principalmente per prendere misure pratiche per preparare i tuoi piani e proteggere te stesso e i tuoi cari. Sii empatico con coloro che sono stati colpiti, in e da qualsiasi paese. Quelli con la malattia non hanno fatto nulla di male.
L’OMS diceva: “Sono ‘persone che hanno Covid-19’, ‘persone che sono in cura per Covid-19’, ‘persone che si stanno riprendendo da Covid-19’ e dopo essersi riprese da Covid-19 la loro vita andrà avanti il loro lavoro, le loro famiglie e i loro cari “.
Può essere facile per coloro che si isolano da soli sentirsi soli e bisognosi di interazione sociale? E’ li che inizia la frammentazione del se’
L’OMS raccomandava a coloro che sono isolati di “rimanere in contatto” e mantenere l’utilizzo dei social network , pur mantenendo il più possibile la loro normale routine quotidiana.
L’organizzazione raccomanda di allenarsi regolarmente,mantenendo le routine del sonno e mangiando sano .
Rosie Weatherley, portavoce dell’ente benefico per la salute mentale Mind, ha dichiarato alla BBC : “Molta ansia è radicata nel preoccuparsi dell’ignoto e nell’attesa che accada qualcosa – il coronavirus è quello su scala macro”.
AnxietyUK consigliava di limitare il tempo che passi a leggere o guardare cose che non ti fanno sentire meglio .
Questi erano i consigli su come affrontare l’ansia
• Riconosci: nota e riconosci l’incertezza quando viene in mente.
• Pausa: non reagire normalmente. Non reagire affatto. Metti in pausa e respira.
• Ritirati: dì a te stesso che è solo la preoccupazione a parlare, e questo apparente bisogno di certezza non è utile e non necessario. È solo un pensiero o un sentimento. Non credere a tutto ciò che pensi. I pensieri non sono affermazioni o fatti.
• Lascia andare: lascia andare il pensiero o il sentimento. Passerà. Non devi rispondere a loro. Potresti immaginarli fluttuare via in una bolla o nuvola.
• Esplora: esplora il momento presente, perché proprio ora, in questo momento, va tutto bene. Nota la tua respirazione e le sensazioni della tua respirazione. Nota il terreno sotto di
te. Guardati intorno e nota ciò che vedi, ciò che senti, ciò che puoi toccare, ciò che senti. Proprio adesso. Quindi sposta la tua attenzione su qualcos’altro – su ciò che devi fare, su ciò che stavi facendo prima di notare la preoccupazione, o fai qualcos’altro – consapevolmente con tutta la tua attenzione.
Il burn out è spesso definito una malattia dei tempi moderni e con la situazione COVID 19 in corso in tutto il mondo, le persone, in particolare i professionisti che aiutano, sono ancora più inclini ad esso. Il burn out può essere descritto come uno stato di esaurimento emotivo, fisico e mentale causato da uno stress eccessivo e prolungato. Il burn out spesso non viene riconosciuto e rilevato finché non è troppo tardi. Ma gli operatori sanitari medici e infermieri non sapevano cosa fare, si trovavano dinnanzi ad una cosa piu’ grande di loro e di cui non ne sapevano nulla, di cui non c’era alcuna letteratura scientifica a riguardo.
Ora aleggia ancora in molti di noi la “paura” ,l’ansia, in altri il diniego,la stanchezza, la difficolta’ di respirare con le mascherine, il drastico cambiamento della vita sociale: paura di baciarsi, di abbracciarsi, talvolta di entrare nelle case altrui. Il disturbo post traumatico da stress purtroppo rimarra’ in noi per molto tempo, specialmente nei piu’ giovani, non escludendo altre fasce di eta’. Ma ora e’ arrivato il momento di guardare avanti, di riprendere in mano la nostra vita, di abbattere le paure, certamente di non negare la pandemia ma di risorgere in primis dentro dentro di noi al livello intrapsichico e poi nel mondo relazionale e della socializzazione. Siamo animali sociali nati per stare insieme, condividere, pensare insieme, amarci, scambiare dialoghi e riflessioni. Tutto cio’ ci e’ stato negato, il rapporto amicale o lavorativo ridotto agli zoom, skype o videochiamate su whatsapp, venendo a mancare la fisicita’, il contatto umano. Questo e’ innaturale per l’essere umano e insostenibile. Il ricorso alla psicoterapia sta aiutando molte persone in questo momento cruciale di una sorta di “terza guerra mondiale contro un nemico invisibile!” ANDIAMO AVANTI con coraggio, con la voglia di vivere e di lottare senza fermarsi mai.
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