Ma e’ possibile che l’uso di sostanze stupefacenti prenda il posto delle relazioni extraconiugali?
Si! E’ possibile. E’ un fenomeno sempre piu’ in via di espansione, soprattutto nel genere maschile, e non fa alcuna differenza il tipo di droga usata, siano esse droghe cosiddette “leggere” quali la marijuana o l’hashish (calmanti) o pesanti come la cocaina (eccitante).
Si assiste sbalorditi all’aumento di questo fenomeno in cui il consumatore si comporta ugualmente all’uomo infedele: racconta bugie, si nasconde, prende tempo prima di ricomparire a casa e via dicendo.
La droga prende le forme di una donna che soddisfa, eccita o placa, diverte, ancor piu’ se abbinata al bere. Simile ad una ipotetica “donna” che non da’ pensieri, piuttosto che distrae e alleggerisce la vita, di conseguenza l’impellente desiderio o bisogno di una partner viene meno.
Ma la cosa che stupisce maggiormente e’ che il consumo avviene per lo piu’ in solitudine, bypassando ogni forma di relazione e di interazione con altri esseri umani.
L’evitamento della relazione solleva dalle responsabilita’, da quelli che sono chiamati “fastidi” o limitazioni che una relazione, anche extraconiugale, potrebbe comportare. E allora la sostanza prende il posto della relazione, attivando anche un mondo immaginario leggero e libero da incombenze e da doveri.
Puo’ sia calmare che eccitare, ma comunque serve a compensare un profondo vuoto emozionale antico o attuale.
Detto cosi sembra tutto bello e lecito, invece no! Non scordiamoci che l’uomo e’ un animale sociale, fatto per stare con gli altri in molti modi, dai piu’ spensierati ai piu’ complessi, e che l’abuso di sostanze e’ sempre estremamente dannoso sia sul piano fisico che su quello psichico, comportando sia alterazioni del tono dell’umore sia neurologiche spesso anche gravi.
La sostituzione di un partner con l’uso di sostanze, non solo e’ indice di sofferenza psichica, ma a sua volta e’ molto probabile che ne generi ancora di piu’ nell’individuo, inconsapevolmente.
Una delle conseguenze piu’ evidenti sara’ quelle di non riuscire piu’ a stare nelle relazioni affettive, in coppia per esempio.
La droga non chiede, non pretende, non mette limiti. Ma c’e’ da chiedersi se questa e’ la vera libertà per un essere umano.
Non e’ un caso che venga chiamata TOSSICODIPENDENZA poiche’ e’ una vera e propria dipendenza, da una sostanza, ma e’ pur sempre una dipendenza, l’antitesi della libertà.
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