Il cuore e’ una ricchezza che non si vende e non si compra……si dona
Si nasce cosi’ con un cuore che batte sin dalle origini, che ci consente di vivere: ma non e’ solo un organo che pulsa e’ qualcosa di più, e’ la sede dell’amore, quello puro.
C’e’ chi in pancia lo ha già arricchito, c’e’ chi no: c’e’ chi ha già ricevuto il giusto nutrimento da bimbo e c’e’ chi e’ meno fortunato, c’e’ chi e’ costretto a crearsi un cuore duro, corazzato o chi addirittura lo ha spento prima che la natura lo voglia.
Chi ha cuore si dona, non fa eccezioni, non fa cernite, certamente e’ una persona più esposta delle altre, ma lo fa perché lo sente, perché gli/le piace farlo, perché lo desidera. Tutto ciò davvero non si può comprare ne’ tantomeno vendere, perché e’ un patrimonio di grande ricchezza che appartiene esclusivamente all’individuo; si può donare…..quello si.
E allora chi ha “cuore” può imbattersi in chi ha bisogno del suo cuore, delle sue cure, delle sue attenzioni e allora si fa un dono senza pretendere nulla in cambio. Ma può anche succedere che chi ha cuore e vuole donare, venga respinto, perché dall’altra parte, pur essendoci un bisogno tangibile, non c’e’ il desiderio di ricevere (magari lo vorrebbe comprare) o ancor peggio c’e’ l’invidia che qualcuno sappia donare un parte si se’ e lui/lei non lo sappia fare.
Il donare senza avere nulla in cambio lo considero una delle più alte e sublimi capacita’ dell’essere umano: purtroppo non sempre si e’ compresi, non sempre si e’ accolti, non sempre si e’ accettati, ma si va avanti perché si ha un “ cuore” che riconosce i bisogni altrui scavalcando corazze e maschere, che certuni mettono per poter vivere decentemente.
Ma chi ha “cuore” lo deve anche proteggere. E’ una protezione salvifica soprattutto dai vampiri energetici, da coloro che pur riconoscendo nell’altro la presenza di un “cuore” mirano ad attaccarlo, a giocare con esso, a succhiarlo fino a che il possessore di “cuore” lo permetterà.
I vampiri energetici si devono nutrire del “cuore” per sopravvivere al tempo: e’ una lotta tra il vampiro e il tempo in cui se il vampiro non ha il “cuore” di qualcun altro il suo tempo si riduce, se invece riesce a nutrirsi vivrà di più.
Invece l’accettazione del cuore donato, e’ una delle altre sublimi capacita’ dell’essere umano; e’ l’atteggiamento umile di chi sa che ha bisogno delle cure e delle attenzione e dell’amore dell’altro per poter vivere. E’ un grande atto di umiltà che comporta la messa in campo di tutto se stesso. E’ cosi che si creano le relazioni d’amore in senso esteso, chiunque esso/a sia, di qualunque eta’, sesso, etnia o religione.
E allora il cuore si dona ma non si vende.
Il cuore non lo si tiene tutto per se’ poiché’ sarebbe una forma egoistica che di certo non appartiene a chi ha “cuore”.
bellissimo articolo,
è vero, si prova piacere nel donare il proprio cuore ed è salvifico farlo e ricevere in cambio lo stesso trattamento
L’elemento che mi ha colpito però dell’articolo è che questo non puo’ solo essere un atto sconsiderato.
Si deve compiere nei confronti di chi non vuole fagocitare, fare proprio, il tuo cuore
grazie;
come sempre, spunti di riflessioni profonde e mai banali.
raniero