I buchi della scuola elementare di stato italiana: ma perché?
Di cosa c’e’ bisogno nella scuola elementare di stato? Di strutture!
Nella scuola elementare di stato manca tutto! Di conseguenza viene chiesto ai genitori una partecipazione massiccia e i genitori si offrono per pulire le aule, per portare materiale indispensabile come: la carta igienica, lo scottex, il sapone, i fazzoletti e molto altro,spesso aiutano i docenti anche a traslocare,perché l’istituzione scolastica non ha risorse economiche!
I genitori si offrono per fare l’orto, staccare le tende diventate oramai grigie e portarle a lavare, ripulire i banchi, far sparire chiodi pericolosi per i bambini dai muri e dalle sedie, e quindi poiché la scuola “chiede” i genitori si sentono autorizzati a collaborare e purtroppo anche legittimati spesso ad intrudere nelle linee didattiche e non solo.
I genitori acquisiscono un POTERE, che alcuni esercitano in modo garbato ma altri in modo invadente e intrusivo, dipende da chi ha figli più fragili o con problemi o meno.
Questo e’ un problema che gli insegnanti spesso si trovano ad affrontare, e la scuola si trova ad essere costretta a diventare sempre più rigida imponendo regole forti come quelle di non far entrare i genitori per portare materiale dimenticato dai figli o un ombrello, onde evitare di trovarsi il genitore, che ha collaborato a rendere la scuola meno fatisciente,o “che deve portare la carta igienica”, fuori dalla porta dell’aula in cui l’insegnante svolge la sua regolare lezione, solo per controllare il proprio figlio o la didattica. La scuola si chiude e il genitore si offende. E’ una contraddizione!
E’ come un ricamo che va svolto con pazienza,autorevolezza, rispetto delle regole e dei ruoli e gentilezza.
A questo punto entriamo nel punto nodale: c’e’ la distorsione della competenza: tutti divengono competenti di tutto. Il genitore vuole fare il maestro, l’insegnante deve fare anche lo psicologo, l’assistente sociale etc etc. Mentre ognuno dovrebbe svolgere il suo ruolo e/o il suo lavoro. Difatto il genitore che lascia il proprio figlio a scuola per cinque o otto ore, dovrebbe stare sereno piuttosto che ansioso, e questo accade di rado. La scuola italiana e’ povera, non vi sono investimenti sull’istruzione e tutto ciò si riverbera negativamente sul rapporto insegnanti/genitori. A discapito dei bambini. Poiché l’insegnante non ha materiali dalla scuola, dalle lavagne ad altro, e’ costretto a rifarsi ai genitori volenterosi chiedendo aiuto, ma tutto ciò potrebbe creare la confusione dei ruoli, inficiando sia la didattica che la gestione di situazioni particolari di competenza specifica dell’insegnante.
La scuola in genere e’ basata sul principio dell’inclusione:
– creare il gruppo classe
– creare un buon rapporto tra insegnanti
– creare un buon rapporto tra insegnanti e genitori
– creare un buon rapporto tra insegnanti e allievi
POICHE’ E’ UNA COMUNITA’
Il genitore dovrebbe ascolater e “sentire” ciò che dice l’insegnante per il bene del bambino, ma non tutti i genitori sanno ascoltare.
Manca la figura professionale dello psicologo scolastico,(le ASL sono carenti) che dovrebbe sostenere genitori, bambini e insegnanti dando loro le giuste guidelines, diversamente invece accade in Europa.
Gli insegnanti si trovano costretti a fare molto di più, divenendo oberati di richieste, a fronte di un basso stipendio e di uno scarso ruolo sociale. Si trovano costretti a farsi delle competenze da soli, attraverso la frequentazione di corsi di aggiornamento, per potere affrontare al meglio le diverse problematiche che si presentano. Sono costretti a svolgere anche funzioni di psicologo, assistente sociale e baby sitter. Sono in aumento i DSA e BES,l’autismo, l’ADHD e l’insegnante si trova anche a dover stilare il PDP e il PEI per gli allievi disabili.
Questi oneri, a volte insostenibili, per i docenti della scuola italiana, di certo non rendono la scuola adeguatamente fruibile, un punto di crescita e di sereno sviluppo per i bambini; l’istituzione scolastica si regge solo sulla buona volonta di docenti che, trovandosi spesso di fronte alle problematiche suddette, si sentono soli e abbandonati e su genitori confusi che nel tentativo di “aiutare” una scuola cosi carente, talvolta inficiano l’andamento di una didattica già di per se’ difficile da svolgere per i tanti ostacoli che via via si incontrano.
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